
(ANSA) - BELGRADO, 16 AGO - Nuovi scontri e incidenti fra dimostranti antigovernativi e polizia sono avvenuti in tarda serata a Belgrado, Novi Sad e altre località della Serbia, scossa per il quarto giorno consecutivo da proteste di piazza guidate dal movimento degi studenti in agitazione. A Belgrado in vari punti del centro gruppi di manifestanti violenti hanno affrontato le forze di polizia bersagliandole con sassi, bottiglie e petardi, con gli agenti in assetto antisommossa che hanno risposto con il lancio di gas lacrimogeni e cariche di alleggerimento. Numerosi i cassonetti della spazzatura rovesciati e dati alle fiamme, con i manifestanti che hanno nuovamente assediato sedi del partito di governo Sns, la forza politica che fa capo al presidente Aleksandar Vucic. Energico l'intervento della polizia, che ha impedito il contatto con i militanti del partito schierati a difesa delle loro sedi. Anche a Novi Sad la tensione resta alta, con gruppi di facinorosi che hanno affrontato i cordoni di polizia con un fitto lancio di sassi e bottiglie. Numerosi i blocchi stradali in entrambe le città, con la circolazione paralizzata nelle strade centrali, dove è massiccia la presenza di reparti di agenti in assetto antisommossa. Il movimento di protesta va avanti in Serbia dallo scorso novembre, dopo la morte di 16 persone nel crollo di una tettoia esterna alla stazione di Novi Sad. Una sciagura collegata all'incuria e alla mancanza di controlli, frutto della corruzione dilagante nel Paese. Da mesi nelle proteste si chiede giustizia per le vittime di Novi Sad, una vera lotta alla corruzione e elezioni anticipate, che il presidente Vucic per ora respinge, probabilmente come ipotizzano non pochi osservatori per via di sondaggi non più così favorevoli per il suo partito Sns. Dopo mesi di proteste sostanzialmente pacifiche, negli ultimi giorni le proteste hanno assunto carattere violento e di aggressione alle forze di polizia. (ANSA).