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Kosovo: Kurti, criminali serbi autori violenze al nord

(ANSA) - PRISTINA, 02 GIU - Il premier kosovaro Albin Kurti ha detto di essere in possesso di una lista precisa con i nomi dei facinorosi serbi responsabili delle proteste violente degli ultimi giorni nel nord del Kosovo, proteste il cui unico obiettivo sarebbe quello di destabilizzare la situazione nel Paese. Intervenendo oggi a una seduta straordinaria del parlamento a Pristina dedicata alla critica situazione nel nord a maggioranza serba, Kurti - sulla base delle informazioni raccolte dalla polizia e dall'intelligence a Pristina - ha parlato di una precisa 'organizzazione criminale' serba legata direttamente a Belgrado, della quale fanno parte a suo dire estremisti di destra e ultranazionalisti, molti dei quali collusi con Srpska Lista, il maggior partito della comunità serba in Kosovo. "Le persone mascherate che si vedono nei video diffusi (sugli scontri al nord) sono guidate dall'ex capitano della polizia nel nord del Kosovo Aleksandar Filipovic", ha detto Kurti secondo il quale sarebbe stata tale organizzazione criminale serba a pubblicare sui social la notizia sul presunto arrivo in Kosovo di membri del gruppo paramilitare russo 'Wagner'. Una notizia questa che non ha avuto finora alcuna conferma. Secondo il premier, un gruppo di 50 persone sarebbe giunto in Kosovo appositamente dalla Serbia per fomentare gli incidenti. Tra i tanti nomi da lui citati vi sono quelli di Milorad Jevtic, uno dei leader dell'organizzazione criminale serba, Damjan Knezevic, Daniel Smigic, Nebojsa Elezovic, Radosh Mitrovic, Zivojko Miljentjevic, Ivan Sekulic, Sinisa Jevtic. Alcuni di loro, ha detto Kurti,sarebbero legati al presidente serbo Aleksandar Vucic. "E' importante che sia la popolazione locale che i rappresentanti internazionali conoscano questi nomi, e che si sappia che ad attaccare sia stata una milizia fascista e non la locale popolazione serba", ha affermato Kurti. Nel corso del dibattito in aula, i partiti di opposizione hanno duramente criticato l'operato di Kurti e del suo governo, ritenuti responsabili di prendere decisioni da soli e senza consultarsi con le altre forze politiche, operando contro gli interessi del Paese e rovinando i buoni rapporti che il Kosovo ha sempre avuto con gli Stati Uniti e altri Paesi amici. Ramush Haradinaj, ex premier e leader del partito Aak, all'opposizione, ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del governo di Albin Kurti. (ANSA).