(ANSA) - BUDAPEST, 25 FEB - Per l'avvocato generale della Corte di giustizia Ue, l'Ungheria è venuta meno ai propri obblighi derivanti dal diritto dell'Unione per avere qualificato come reato certe attività di sostegno ai richiedenti asilo. Nelle sue conclusioni l'avvocato generale precisa che sanzionando penalmente l'attività organizzativa realizzata al fine di consentire l'avvio di una procedura di protezione internazionale da parte di persone che non soddisfano i criteri nazionali per la concessione di tale protezione, Budapest è venuta meno ai propri obblighi derivanti dal diritto Ue. Le conclusioni dell'avvocato generale non vincolano la Corte di giustizia. (ANSA).